Quattro anni fa, nel 2010, debuttò #QuartoGrado, il programma di approfondimento di #ReteQuattro. La prima serata si aprì parlando dell’omicio della piccola Matilda Borin, la bimba di 22 mesi che morì in una villetta di Roasio, vicino Vercelli. Con lei cÂ’’erano solo sua madre Elena Romani e il suo nuovo compagno, Antonio Cangialosi. Ricordate?
Da allora sono trascorse 150 puntate. Ed esattamente come 4 anni fa, venerdì sera Quarto Grado aprirà la nuova puntata parlando dello stesso drammatico caso della primissima puntata. Aspettiamo i vostri commenti sul nostro servizio SocialTv: www.quartogrado.mediaset.it. Sulla pagina Facebook: www.facebook.com/quartogrado e su Twitter: @QuartoGrado
24 gennaio 2014 - 21:29
la piccola innocente Matilda è stata uccisa dalla madre e da quel mostro del compagno della madre loro erano presenti e loro sono i colpevoli ergastolo a tutt i e due è una vergogna che la madre sia stata assolta spero che il rimorso le logori l anima e non la faccia vivere in pace maa tanto questi esseri inumani alla fine vincono sempre perche sono demoni senza cuore
24 gennaio 2014 - 21:48
povera mamma di federica…..troppo giovane troppa libertà …..a 16 io non usavo nulla per proteggermi poiché non avevo bisogno……..date tempo al tempo!
24 gennaio 2014 - 21:49
Volevo sapere con più dettagli gli stivali della signora di Aosta …sarebbe possibile che indossava stivali neri fino al ginocchio con tutti i lacci e un tacco grosso quadrato di circa 4 – 5 cm? Possibile che in testa aveva una cuffia di lana nera?
24 gennaio 2014 - 22:10
ma nessuno chiede conto ai genitori di una ragazzina di 16 anni con un giovane di 23 anni
che fa l’amore regolarmente in riva al lago in piena notte…
24 gennaio 2014 - 22:15
Come si fa. Un giorno dio vi punira
24 gennaio 2014 - 22:24
Ma se Marco è così geloso e sostiene di aver visto Federica in auto con un altro, come mai non l’ha seguita?
24 gennaio 2014 - 22:43
L’amico di Marco Di Muro dice di aver fatto benzina all’uscita del pub, come mai alle 2.30 DiMu ro ha dovuto rifare benzina?
24 gennaio 2014 - 22:54
Estrapolare frasi da un contesto non è onesto. Aspettiamo le immagini prima di far passare al solito i siciliani x omertosi. Grazie barbara
24 gennaio 2014 - 22:57
Le pantofole. Credo possa essere un particolare da verificare: chi le ha sistemate in quel modo sapeva che la Signora non le avrebbe volute vedere sparse. Chi le ha messe “a posto” e spinto da quale sentimento? Obbedienza, ordine?
24 gennaio 2014 - 22:59
buona sera,x quanto riguarda il caso di provvidenza e vero in sicilia cè omertà ,anche se vedano non parlano x non immischiarsi.un abbraccio grande hai genitori.un saluto ha tutto lo studio.
24 gennaio 2014 - 23:01
la macchina di Provvidenza, non potrebbe essere stata portata lì solo da qualche giorno? La sig.ra Palombelli (che io ammiro)questa volta ha parlato per stereotipi. L’atteggiamento del fratello della sig.ra Concetta è stato chiaro e comprensibile: sapere il nome del colpevole non gli avrebbe restituito la sorella. Mi sento offesa come siciliana: è come dire a un genovese che non dà l’elemosina al povero che lo fa per taccagneria!!!
24 gennaio 2014 - 23:03
Quel tipo di Sicilia non esiste più.. Siamo gente evoluta come il resto degli italiani. Poi la frangia di ignoranza e povertà d animo esiste anche qui, ma non più che in qualsiasi altra città di Italia. Basta con i luoghi comuni. Ne abbiamo piene le scatole.
24 gennaio 2014 - 23:11
Alla C.A. Sig.ra Palombelli
Gentile Signora, lei avrá pure una casa in Sicilia, un marito di origini siciliane e amerá anche la nostra terra e tutti i siciliani ma non ha detto che ci conosce. Quindi, cortesemente, prima di fare televisione con luoghi comuni impari a conoscere le persone da donna intelligente e di cultura quale é. Grazie
24 gennaio 2014 - 23:12
UNA COSA E CERTA QUARTO GRADO CON I CASI TRATTATE STASERA HO LA CONFERMA CHE GLI ASSASSINI ANNO CAPITO BENISSIMO COME COMPORTARSI IN QUESTO PAESE FALLITO ANCHE SE VENGONO INCHIODATI ALLE LORO RESPONSABILITA CE SEMPRE UN FRESCONE DI GIDICE CHE LI LIBERA PERCIO ANCHE SE NON APPROVO MA CHI SI FA GIUSTIZIA CON LE PROPIE MANI NON PUO ESSERE CONDANNATO!!!!!!!!!!!!!!
24 gennaio 2014 - 23:29
se tua moglie sparisce non hai motivo di gettare i cellulari. forse doveva solo preccuparsi della scomparsa. Li getti se qualcosa va storto e lei e in casa
24 gennaio 2014 - 23:35
ho scritto da poco, non avevo notato la privacy sulla mail
24 gennaio 2014 - 23:36
A proposito di Logli, ho sempre sospettato che quando si allontanó con il padre il giorno dopo la scomparsa di Roberta, lo fece per spostare il cadavere e non per verificare se Roberta fosse andata nella loro casa al mare
24 gennaio 2014 - 23:41
La signora vicina deve parlare!!!!!!!!!!!!
25 gennaio 2014 - 00:51
bravissimi complimenti davvero !!!!! siete tutti bravi e dei grandi giornalisti vi seguo da quando e’ iniziato con salvo ed ora con gianluigi che e’ bravissimo! siete una bella squadra complimenti.
2 febbraio 2014 - 00:07
Sono un’affezionata telespettatrice della trasmissione della provincia di Milano, vorrei ringraziarvi e complimentarvi con voi x l’ ottimo servizio che fate al paese .L’unico neo che stona un po’ nella trasmissione è la presenza della Sig Palombella .Ritengo che la sua presenza sia inutile la ritengo poco idonea nell’affrontare certi episodi distinti saluti Carla
7 febbraio 2014 - 22:34
Ho sentito in Tv la storia di Elena Cesta. Perché non si è provveduto a controllare immediatamente la vettura del calabrese che lo stesso marito di Elena aveva incrociato quella mattina e aveva indicato i primi due numeri di targa.
21 febbraio 2014 - 21:36
Sono molto sconvolta de la sparizione di Elena Ceste.Lei è molto religiosa, andava spesso in chiesa. Lo hanno cercata anche in chiesa? Andate anche dal parroco. Non può sparire senza lasciare una traccia.
21 febbraio 2014 - 21:46
la storia di Elena Cesta presenta non poche incongruenze sembra quasi assurdo quanto tanto somigli alla sparizione della Ragusa ….non tornano i tempi e non mi convince nemmeno che lei sia andata via come! nuda !?
Ma i bambini la mattina siamo sicuri che abbiano visto la mamma ?
21 febbraio 2014 - 21:52
Abiti abbandonati: voleva far capire che si gettava in acqua?
28 febbraio 2014 - 22:10
Forse il parroco del paese può sapere qualcosa?
25 aprile 2014 - 23:23
Sono una tele spettatrice della provincia
Di Novara che guardo sempre il programmi
Le persone che competono un delitto perche
No dicono la verita’ il carico di coscienza che hanno gueste persone????
16 maggio 2014 - 23:30
scusate,per quanto riguarda yara si dice che ignoto uno sia figlio della’autista di bus,il quale ha avuto una relazione con una ragazza di un paese vicino.ok..è difficile controllare le nascite in quegli anni e verificare il dna di tutti i maschi nati in quel periodo????????????????forse cosi’ si assottiglia la scelta scusate il disturbo peppe